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PROTEINE IN POLVERE parte 3

Valore biologico

Questo termine indica la quantità di azoto assorbito da una proteina che è stato trattenuto per il mantenimento e/o l'accrescimento, ossia l'apporto di azoto proteico viene corretto con le perdite che si verificano mediante le feci e le urine.

Se non viene effettuata nessuna correzione per le perdite endogene di azoto, il valore  viene definito valore biologico apparente.

La proteina di riferimento è la proteina dell'uovo, il cui valore biologico è considerato uguale a 100; i valori biologici di alcune proteine sono: 

proteina del siero del latte 104

proteina del latte 91

pesce 83

carne di manzo 80

carne di pollo 79

caseina 77

proteine della soia 74

proteina del frumento 54.

In alcuni studi recenti sono stati proposti valori biologici da 110 a 159 per le proteine del siero del latte di elevata qualità, contenenti tutte le frazioni proteiche originali del siero (proteine del siero del latte isolate mediante scambio ionico).

Questi valori (110 - 159) non sono comunque ancora presenti nella letteratura ufficiale FAO/WHO.

Rapporto di efficienza proteica (PER):

Il PER è definito come l'aumento di peso per 1 g di proteina ingerita.

I valori dei PER per le seguenti proteine sono:

proteine del siero del latte 3,6

proteine del latte 3,1

caseine 2,9

proteine della soia 2,1

proteine del frumento 1,5

PDCAAS (protein digestibility corrected amino acid score):

E' un metodo di calcolo teorico per valutare la qualità delle proteine basato sia sul fabbisogno umano di aminoacidi sia sulla capacità umana di digerire le proteine stesse.

Secondo la definizione di punteggio aminoacidico, il contenuto di ciascun aminoacido essenziale di una proteina è espresso come il rapporto o la percentuale del contenuto dello stesso aminoacido nella stessa quantità di una proteina standard raccomandata (ipotetica o reale) che soddisfa il fabbisogno proteico dell'individuo.

Qui di seguito sono riportati alcuni valori di PDCAAS:

proteine del siero del latte 1,81

proteine del latte 1,30

albume d'uovo 1,19

caseine 1,18

proteine della soia 0,92

proteine del frumento 0,40

Le proteine migliori sono quelle con il punteggio più elevato.

Digeribilità:

La digeribilità viene usualmente misurata sperimentalmente e consiste nel rapporto tra l'azoto proteico assorbito e la quantità di azoto proteico ingerito e corretta per le perdite metaboliche dell'azoto con le feci.

Alcuni valori di digeribilità:

Proteine del latte 95%

proteine isolate della soia 95%

farina di soia 86%

NPU (Net Protein Utilization = utilizzazione proteica netta):

Questo termine si riferisce al rapporto tra l'azoto ingerito e quello utilizzato.

L'NPU può essere calcolato moltiplicando il valore biologico (VB) per la digeribilità (D) di una proteina.

Il valore NPU ottenuto, nel caso degli isolati proteici, solitamente non modifica la classifica della proteina data in base al valore biologico (VB).

(cfr. Alimentazione e integrazione - Massimo Spattini)

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